Mi piacerebbe raccontare che l’impressione che ho è di anni sempre migliori. Sempre più rigogliosi, con migliaia di fiori che spuntano nel sotto bosco. Che il Rio ha sempre acqua e che dopo le copiose nevicate il risveglio della natura esplode nelle fioriture che ormai da qualche anno accompagnano il mio girare per boschi in questa stagione.
Frequento questi posti da anni ormai ed i cambiamenti sono sempre più evidenti; le quantità di fiori che ricordo dal passato diminuiscono, inesorabilmente. Spesso quando si trovavano in gran numero specie raggruppate, sembra quasi una chimera. Senza la linfa vitale dell’umidità delle piogge e delle nevicate alcune aree prima rigogliose ora ne sono prive, lasciando le presenze alle specie nelle zone maggiormente ombreggiate che non vengono subito scaldate dal sole.
Ho iniziato molto tempo fa a fotografare i fiori selvatici, gemme della foresta. Mi piacciono gli sfocati, le sfumature, le luci che si riescono a cogliere, i colori…
Chissà per quanto tempo ancora queste incredibili bellezze mi accompagneranno nel girovagare ai primi tepori dopo l’inverno. Chi non è a diretto contatto con la natura o se ne interessa personalmente spesso non coglie queste variazioni visibili di anno in anno o non se ne preoccupa.
Cambiamenti a volte sottili, come la durata dei fiori ed il periodo nel quale spuntano…
Cambiamenti che sembrano sempre più inesorabili ed impossibili da fermare.