Conosco da anni un campo incolto nel quale vi sono alcuni acquitrini che si formano per le piogge e così restano anche durante il periodo estivo. E’ un campo sostanzialmente non curato e lasciato al suo destino, con l’erba che cresce alta e dal quale il passeggiatore casuale si tiene ben lontano.
Queste situazioni non controllate traggono grande beneficio dall’assenza dell’intervento umano, creando condizioni particolari nelle quali riescono a svilupparsi specie altrimenti assenti.
In questo periodo ho la fortuna di poter vedere un gran numero di Sympetrum fonscolombii. Camminando per cercare buone posizioni ed inquadrature ne disturbo a decine, che presto, appena mi siedo nell’erba, si tranquillizzano e tornano alla loro posizione permettendomi di incominciare a fare qualche scatto.
Sono sempre stato attratto ed affascinato dalle libellule, interagire con loro, anche quando sono attive non è difficile: il più delle volte quando lasciano un posatoio perché disturbate, ci tornano dopo pochi secondi oppure si spostano di pochi centimetri.I movimenti lenti le tranquillizano e permettono incontri ravvicinati.
Cerco per la maggior parte del tempo di ottenere dei controluce molto spinti per mettere in evidenza la trama delle ali e rendere questi insetti quasi fossero dei gioielli. Le occasioni per cercare inquadrature di ambientazione non sono moltissime e cerco di provarci ogni volta che ne intravedo la possibilità.
Posso dire che riprese più strette in grado di mettere in evidenza caratteristiche e colori di questi stupendi insetti non mi lasciano indifferente, anzi, l’osservarle nel mirino mi attira sempre più a loro quasi come se ci fosse una forza a me sconosciuta che cerca di costringermi ad avvicinarmi sempre di più…