Nelle sere d’estate, scandite da afa e tanto sudore, è possibile con un po’ di fortuna trovarsi davanti un altro degli incredibili spettacoli che la natura ci sa regalare: il cervo volante (Lucanus cervus).

In grado di raggiungere la ragguardevole dimensione di 8cm, è uno dei più grandi coleotteri d’Europa.

Entro nel bosco alla sua ricerca, in compagnia di due amiche appassionate fotografe, alle 17 di un caldissimo pomeriggio di giugno. Dopo un’ora di esplorazione, il mezzo litro d’acqua che avevo portato con me è già finito. Scandagliare il fogliame e gli alberi uno ad uno richiede grande impegno e, nonostante l’ombra, mi trovo completamente sudato e stremato.

La passione per la natura e la speranza di immortalare questo splendido insetto ci spinge a continuare. Sentiamo i rumori del bosco, il cinguettio degli uccelli che si rincorrono tra i rami, il fruscio delle foglie mosse da un vento leggero. Ogni tanto, ci fermiamo a osservare con attenzione i tronchi degli alberi, le zone dove il cervo volante potrebbe nascondersi.

Dopo oltre tre ore di ricerca, il nostro sforzo viene premiato: un magnifico cervo volante maschio. Resto fermo qualche secondo a guardarlo, incantato dalla bellezza e maestosità. Le prime foto, per cercare di rappresentare il momento, le luci che filtrano nel bosco a tarda ora, i pochi sprazzi di cielo tra le foglie. E’ quasi buio. Dopo qualche minuto e pochi scatti, il cervo volante decide di riprendere il suo cammino e si allontana, per incominciare la sua attività notturna. Restiamo lì, ancora immersi nell’emozione dell’incontro. L’afa e il sudore sembrano meno opprimenti.

Mi rendo conto di essere stato molto fortunato a poterlo incontrare, mi prometto di tornare, appena possibile, cercando di preservare in tutti i modi queste meraviglie nascoste nei nostri boschi.